EQUILIBRIO ACIDO-BASE e ALIMENTAZIONE

L’alimentazione è un fattore fondamentale e decisivo per spostare l’ago della bilancia verso l’acidosi tissutale o verso l’equilibrio acido base.
Purtroppo l’alimentazione moderna tende a portare verso l’acidosi l’organismo e quindi rompere l’equilibrio acido base senza il quale numerosi meccanismi fisiologici possono essere disturbati.
Gli organi responsabili della neutralizzazione degli acidi tendono ad affaticarsi venendo meno al loro compito.
Assumere alimenti acidificanti in eccesso può essere dannoso ma è necessario sapere che non tutti gli alimenti dal gusto acido siano acidificanti; ad esempio il limone è un alimento alcalinizzante. l’acidità degli alimenti si riferisce agli acidi che provengono dai detriti cellulari, scorie che provengono dagli alimenti acidificanti.

Grassi
I grassi generalmente sono alimenti acidificanti, quelli di origine animale lo sono maggiormente per la loro più difficile utilizzazione organica. Anche i grassi di origine vegetale sono acidificanti, principalmente l’olio di arachidi. Gli oli vergini di prima spremitura a freddo non fanno parte di questa macro categoria. I soggetti che presentano acidosi dovrebbero ridurne i consumi. Tra i grassi, acidificanti troviamo il burro, i formaggi in genere e il tuorlo d’uovo.

Carboidrati
I carboidrati sono la fonte principale della nostra energia ci sono tre tipi di carboidrati: i più semplici, i monosaccaridi tra cui il glucosio e fruttosio e i disaccaridi costituiti da due molecole unite da un atomo di ossigeno con l’eliminazione di una molecola d’acqua; i più importanti sono il saccarosio (comunemente chiamato zucchero), il lattosio e il maltosio.
I monosaccaridi raggiungono la parete intestinale direttamente senza alcuna modificazione chimica. I disaccaridi invece vengono scissi in unità monosaccaridiche da vari enzimi dell’epitelio intestinale.

L’assorbimento dei monosaccaridi e dei disaccaridi, tra cui lo zucchero è molto veloce, e il glucosio viene assorbito entro un breve arco di tempo entra nel sangue aumentando il tenore di glucosio ematico, cioè il livello di glicemia. Questo comporta una produzione di molti acidi organici quali l’acido lattico, l’acido piro-racemico, l’acido butirrico e l’acido acetico. Occorre consumare quanto più possibile carboidrati non raffinati proprio per evitare l’eccessiva produzione di acido che andranno ad interferire con l’equilibrio acido -base.

Il consumo eccessivo di zuccheri raffinati, secondo alcune ricerche può aumentare il rischio di osteoporosi, in quanto per neutralizzare la grande quantità di acidi prodotti dal metabolismo di essi vengono impegnati preziosi minerali, incluso calcio che risulta essere l’elemento fondamentale della struttura ossea. In popolazioni dove lo zucchero bianco, non viene utilizzato infatti risulta essere pressoché assente l’osteoporosi.

Alimenti acidificanti:
Caffè, cioccolato al latte, tè nero. succhi di frutta industriali, vino, alcol, zucchero bianco, marmellata, miele, cioccolato caramello, biscotti, leguminose fagioli bianchi, carne, pesce, selvaggina, olio vegetale estratto a caldo, grassi animali, burro, margarina, brodo di carne.

Alimenti alcalinizzanti
Caffè di cereali, infusi di erbe, acqua, tè bancha, latte, succo di legumi, zucchero integrale, pere, datteri, prugne castagne, mandorle, patate, mais, olio vegetale di prima spremitura a freddo, salsa di soia, limone.