Il punto di vista di due importanti riviste mediche americane. Cosa ne sa un medico “convenzionale” di terapie complementari?

Solitamente quando si trova di fronte ad un paziente (ospedalizzato), che fa uso di piante medicinali, ne da comunicazione ai colleghi: “il paziente fa uso di erbe medicinali o qualcosa del genere…”

Questa superficialità è dovuta alla mancanza di una conoscenza approfondita poiché raramente incontrano effetti collaterali diretti dovuti all’uso di piante medicinali.

L’uso diffuso dei prodotti fitoterapici ha ormai però creato la necessità di informare i medici di base e gli internisti in particolare.

Nel 2002 il giornale di medicina più prestigioso al mondo il New England Journal of Medicine (NEJM) ha pubblicato un articolo intitolato: HERBAL REMEDIES.

Prima nel 1999 il diffuso American Academy of Family Phisician (AAFP) ha dedicato un articolo intitolato: HERBAL REMEDIES, ADVERSE EFFECTS and DRUG INTERACTION.

Le redazioni di queste importanti testate mediche hanno voluto quindi dedicare uno spazio all’argomento.

Espongo un breve abstract di questi articoli:

L’AAFP scrive che l’uso dei prodotti erboristici è in continuo aumento negli USA e il 25% degli americani che consultano il loro medico , per serie ragioni di salute, sono al contempo utilizzatori di una terapia “non convenzionale”, ma solo il 70% di costoro ne informano il loro medico.

In USA i prodotti erboristici non sono esaminati con il rigore richiesto per i farmaci e non sono sottoposti all’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) perciò non possono essere introdotti sul mercato per uso diagnostico, di trattamento e cura o prevenzione di malattie; ciò nonostante la Dietary Supplement Health and Education Act del 1994, permette che per questi prodotti possa essere indicata in etichetta la loro funzione e il loro effetto sull’organismo umano, ad es. “migliora il tono dell’umore” ,“allevia la fatica”…etc., l’Italia si sta avviando verso questa stessa regolamentazione.

Un’analisi accurata di queste indicazioni dimostra che questi prodotti vantano attività terapeutiche per vari disturbi o condizioni, è da notare però che entrambe le riviste hanno parlato dei prodotti in questione come “RIMEDI” , evitando accuratamente la parola terapia.

Il resto degli articoli espone le azioni, gli effetti collaterali, le interazioni di cinque piante selezionate: Gingko Biloba, Efedra, Iperico, Ginseng e Kawa Kawa.

Ai medici è consigliato il seguente questionario da rivolgere ai pazienti, di conseguenza i pazienti anche se non interrogati dal medico dovrebbero comunicare l’uso di integratori:

– Lei assume prodotti erboristici o altri “ rimedi naturali” ?

– Se si, lei assume qualche farmaco prescritto o non, per lo stesso problema ?

– Ha mai usato un prodotto erboristico prima?

– Soffre di allergie?

E per le donne:

– E’ incinta o sta allattando?

Il questionario è suggerito ai medici con lo scopo di avvicinarli all’uso delle piante medicinali e portarli a conoscenza dell’importanza del fenomeno.

Testo a cura del Dr. NECHEMIA DRANOV specialista in malattie infettive presso Barzilai Medical Center in Ashkelon/Israel

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