IL MANIFESTO DEL MANGIAR BENE FLEXITARIANO
La scienza dell’alimentazione a servizio dell’industria ha soppiantato la cultura alimentare, la tradizione culinaria trasmessa di generazione in generazione, privilegiando la quantità rispetto alla QUALITA’, la complessità alla SEMPLICITA’ . Ha trasformato in pochi decenni la dieta occidentale in un una alimentazione a base di cibi spazzatura.
Il cibo vero è di alta qualità, semplice, pulito, equo e ricco di sapore e di nutrienti.
Senza consapevolezza del cibo non è possibile trasformare il pasto in un rito, arricchire la propria vita spirituale, ottenere la guarigione completa, vivere l’esperienza della ciclicità stagionale e quindi aderire al ritmo e all’ordine della natura, condividere in comunione intorno alla tavola.
- MANGIATE CIBO VERO e FATE PASTI VERI, questo significa prestare attenzione al cibo
- PAGATE IL CIBO DI PIU’ e MANGIATE DI MENO
- MANGIATE LENTAMENTE e con la mente sgombra da pensieri
- MANGIATE SOPRATTUTTO VEGETALI possibilmente biologici o da agricoltura biodinamica
- NON C’E’ NULLA DI MALE A MANGIARE CARNE E PESCE purché non sia il piatto principale e non provengano da allevamenti intensivi
- PREFERIRE ALIMENTI FRESCHI PIUTTOSTO CHE PRODOTTI TRASFORMATI
- ATTENZIONE AI “CIBI” INDUSTRIALI sono commestibili ma del cibo hanno solo la parvenza
- RICORDATE SEMPRE CHE LE VOSTRE SCELTE ALIMENTARI HANNO UN RISVOLTO etico ed ecologico
- MANGIATE AD ORARI REGOLARI, meglio se in compagnia e senza tensioni
- ASCOLTATE IL VOSTRO stomaco e il vostro intestino
- NON MANGIATE DI CORSA ma MANGIATE CON PIACERE
- CUCINATE I VOSTRI PASTI E se potete COLTIVATE il vostro ORTO
- SIATE ONNIVORI E FLEXITARIANI
Nel libro “The Flexitarian Diet” (tradotto “la dieta flexitariana), l’autrice Dawn Jackson Blatner, RD, afferma che essere “flexitariani” offre i benefici di una dieta vegetariana senza dover rinunciare del tutto alla carne.
Flexitariano, un termine relativamente nuovo, deriva dalla combinazione delle parole “flessibile” e “vegetariano”. Seguire una dieta flexitariana significa semplicemente consumare più pasti a base di alimenti di origine vegetale e meno carne.
Esistono molte prove scientifiche a sostegno della salubrità di una dieta composta principalmente da alimenti vegetali. Gli studi dimostrano che i vegetariani vivono in media 3,6 anni in più e pesano circa il 15% in meno dei non-vegetariani. Blatner stima che un individuo medio potrebbe perdere fino a 13,59 chili attenendosi alla dieta flexitariana per 6-12 mesi.
“Il vegetarianismo è uno dei modi più sani e intelligenti di mangiare“, afferma Blatner, “ed è perfettamente accettabile consumare un po’ di carne ed essere ugualmente in grado di ottenere benefici per la salute“.
Inoltre, consumare meno carne è sia ambientalmente che economicamente intelligente.
“La carne e il pollame tendono ad essere gli alimenti che incidono maggiormente sullo scontrino della spesa, quindi ridurne il consumo può contribuire a risparmiare denaro oltre a rappresentare un modo eco-friendly per ridurre i gas ad effetto serra“, afferma Blatner.
La dieta flexitariana mira a facilitare il passaggio ad un regime alimentare caratterizzato da un minor consumo di carne. La dieta promuove cibi freschi, naturali e stagionali, ma include anche alimenti conservabili in dispensa e nel freezer. All’interno del libro è inoltre possibile trovare consigli su come superare eventuali ostacoli correlati al maggiore consumo di alimenti vegetali e per perdere peso, basati sull’esperienza personale di Blatner in qualità di consulente per i pazienti in sovrappeso.