Dopo mesi di tentennamenti e dibattiti, finalmente è arrivato il tanto atteso via libera dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) all’uso delle medicine non convenzionali e tradizionali. Con l’approvazione del nuovo piano sanitario, che avrà effetto nel decennio 2014-2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivoluzionato il concetto di salute e benessere della persona e toccherà adesso ai leader di tutti gli Stati Membri rimodulare le politiche sanitarie nazionali in base ai nuovi orientamenti.
Basato sulla promozione dell’uso sicuro ed efficace delle medicine complementari e tradizionali, il provvedimento approvato lo scorso gennaio dall’OMS gravita intorno a due assunti fondamentali:
- la necessità di sviluppare e ampliare il concetto di ‘salute’
- il bisogno di aumentare l’autonomia del paziente, e con essa, la sua capacità di autocura
Due gli obiettivi principali:
- sostenere gli Stati Membri nell’adozione delle politiche necessarie allo sfruttamento efficace e sicuro delle medicine non convenzionali e tradizionali per la salute e il benessere della persona
- regolamentare l’uso dei medicinali e delle competenze professionali in base alle nuove disposizioni
Il rapporto prende in considerazione le medicine tradizionali vere e proprie come quella cinese, ayurvedica e unani e le medicine non convenzionali tra cui omeopatia, antroposofia, naturopatia, osteopatia e chiropratica.