Diversi studi hanno messo in evidenza la relazione tra microbiota e alterazioni della sfera psicologica e psichiatrica. La letteratura fornisce prove che i batteri presenti nei probiotici possono alleviare i sintomi della depressione e della sindrome da affaticamento cronico. Gli effetti possono essere correlati alle azioni di contrasto dell’infiammazione di alcuni psicobiotici e alla loro capacità di ridurre l’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (Dinan 2013). Wall et al. suggeriscono che oltre a questi meccanismi d’azione i probiotici possano agire anche sui circuiti adrenergico e colinergico che sono coinvolti nei disturbi mentali e osservano che i probiotici possono rappresentare una potenziale strategia terapeutica nella prevenzione e nel trattamento di alcune condizioni neurologiche e neurofisiologiche (Wall R. 2014). La disfunzione dell’asse microbioma-intestino-cervello è risultata implicata nei disturbi legati allo stress come la depressione, l’ansia e la sindrome dell’intestino irritabile (Borre et al. 2014). Queste evidenze cliniche potrebbero portare a individuare nuovi trattamenti nell’ambito dei disturbi mentali.
Medicina Naturale – Novembre 2014 Dinan TG et al. ‘Psychobiotics: a novel class of psychotropic’ Biol Psychiatry 2013; 15 (10): 720-726 Wall et al. ‘Bacterial neuroactive compounds produced by psychobiotics’ Adv Exp Med Biol 2014; 817:221-239 Borre et al. ‘The impact of microbiota on brain and behaviour: mechanisms & therapeutic potential’ Adv Exp Med Biol 2014; 817: 373-403