Il potassio (simbolo K) è uno dei più importanti minerali presenti nel nostro corpo; alterazioni della sua quantità nel sangue possono causare conseguenze anche gravi, in quanto è fondamentale per ilcorretto funzionamento delle cellule nervose e muscolari, in particolare del cuore.
È ingerito attraverso gli alimenti ed eliminato soprattutto attraverso l’urina. I livelli ematici (ovvero la concentrazione nel sangue) sono strettamente correlati a quelli del sodio, se la concentrazione del sodio diminuisce, quella del potassio sale: quindi attenzione, serve al nostro corpo un bilancio corretto di tutti i minerali, nessuno deve essere in eccesso o in carenza.
I valori di riferimento per il potassio alto sono valori superiori a 5.2 mmol/l (o mEq/l).
Il primo rimedio per un valore di potassio alto è risalire alla sua causa, che potrebbe essere una pregressa malattia quale: insufficienza renale, emolisi, trauma, malattia di Addison, acidosi metabolica, malnutrizione.
In caso si sia già identificata la causa, ecco i principali rimedi naturali per il potassio alto:
> fare molta attenzione a limitare l’uso di integratori, soprattutto se non prescritti dal medico o se contemporanei ad alcuni farmaci che ne ostacolano l’eliminazione;
> evitare i sali da cucina dietetici che contengono potassio;
> evitare di consumare troppa frutta secca;
> limitare il consumo di: uva, banane, castagne, noci di cocco, kiwi, legumi, patate, carciofi, spinaci, funghi, insaccati, prosciutto, sardine, cacao, cioccolata, succhi di frutta, lievito di birra;
> per diminuire la quantità di potassio negli alimenti, bollire le verdure in acqua abbondante (da non riutilizzare).
I valori di riferimento per il potassio basso sono invece valori inferiori a 3,6 mmol/l (o mEq/l). Tra i principali cibi da consumare in caso di potassio basso vi sono:
> frutta, soprattutto avocado, banane, albicocche secche, datteri, agrumi;
> frutta secca: mandorle, noci;
> castagne;
> patate;
> legumi: fagioli, piselli;
> verdure: pomodori, zucca, asparagi, carciofi, cavolfiori, spinaci.
Fonte: cure-naturali.it