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Olio di Argan: l’oro liquido del Marocco
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olio argan

 L’OLIO DI ARGAN nasce da una tradizione millenaria.

E’ una sostanza che si estrae dalla spremitura dei frutti di una pianta chiamata Argania Spinosa che cresce esclusivamente in Marocco nella regione del Souss. L’Argania Spinosa è un albero molto raro, patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1996, data in cui si è cominciato a ripopolare porzioni di deserto con l’Argania, albero straordinario e preziosissimo allo stesso tempo, infatti è presente sin dall’Era Terziaria, è in grado di vivere 200 anni, e da i suoi primi frutti solamente dopo 50 anni. Per questo motivo l’Olio di Argan è uno dei più rari e nobili oli al mondo tanto da venir chiamato Oro Liquido. La lavorazione segue ancora oggi un processo artigianale lento ed accurato. Per ottenere un litro d’olio occorrono una giornata intera di lavoro e circa 100 chili di noccioli.

Per secoli l’Olio d’Argan ha protetto le pelli delle donne arabe dall’aggressione del sole e dal clima dei deserti. Da sempre viene usato nella medicina tradizionale per le sue straordinarie proprietà dermatologiche protettive e cicatrizzanti.

olio argan 1La lavorazione dell’Olio di Argan, oggi come 1000 anni fa – Le popolazioni berbere del Marocco hanno imparato nei secoli a sfruttare le qualità dei frutti dell’Argania Spinosa: a settembre il raccolto viene messo ad essiccare per oltre 4 mesi, una volta pronto viene tolta la polpa ed estratto il nocciolo che vi si trova all’interno. Il guscio deve poi essere rotto, operazione questa eseguita manualmente: ogni singolo nocciolo viene spaccato con le pietre per estrarne il prezioso seme all’interno. I semi vengono macinati per ottenere una pasta che viene spremuta a freddo fino ad ottenere il pregiatissimo Olio d’Argan. Se invece il seme viene prima tostato e poi impastato si ottiene l’Olio d’Argan alimentare; la tostatura altera la struttura degli acidi grassi che diventano più digeribili, l’olio è più scuro e il profumo è intenso.

argania spinosaL’albero – L’Argania spinosa cresce ella regione del Souss, un triangolo di deserto tra Marrakech, Agadir e Essaouira che si affaccia sull’Oceano Atlantico. E’ molto simile ad un ulivo che nei primi anni di vita ha caratteristiche cespugliose fino alla maturazione. L’albero raggiunge anche i 10 metri d’altezza e ha una corona con un diametro fino a 14 metri, mentre le radici vanno sotto terra sino ad una profondità di 30 metri alla ricerca d’acqua. E’ fornito di migliaia di spine che lo proteggono dalle scorribande di dromedari e capre. Questo tipo di alberi non può essere coltivato in vivaio e cresce meglio con acqua stagnante. I biologi pensano che la pianta possa riprodursi solo attraverso i semi contenuti negli escrementi degli animali che li hanno mangiati.

I frutti – L’Argania Spinosa produce un frutto pregiato simile a una grossa oliva di colore verde chiaro di cui gli animali della regione sono ghiotti, infatti i dromedari ed in particolare le capre sono capaci di arrampicarsi lungo i suoi rami per cibarsene. L’albero è fruttifero ad anni alterni ma nei periodi molto aridi non produce nulla.

Barriera naturale contro la desertificazione – In natura l’Argan ha un ruolo chiave per proteggere il verde contro l’avanzamento del deserto: le radici sono molto profonde ed evitano che il vento possa spostare la sabbia e la terra. Inoltre l’albero porta l’acqua nel sottosuolo invece di lasciarla libera in superficie.

Un patrimonio dell’umanità – Per secoli ha proliferato nelle vallate del nord Africa ma oggi sopravvivono pochi esemplari in una sola vallata, a causa del disboscamento sconsiderato per sfruttarne i legni pregiati e per ottenere terra coltivabile. Solo nel 1998 l’UNESCO ( Organizzazione delle Nazioni unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura) ha dichiarato l’albero d’Argan Patrimonio dell’Umanità salvandolo dalla definitiva estinzione e decretato la zona di coltivazione di questa pianta come Riserva della Biosfera.

olio argan 2Una valenza sociale – L’albero ripara dai raggi del sole e così, sotto la sua ombra, i contadini possono coltivare erbe e granaglie, utile cibo per gli abitanti del luogo. Si deve sapere che dieci alberi di Argan possono alimentare una persona e che questa pianta assicura agli abitanti del sud est del Marocco 20 milioni di giorni lavorativi all’anno! Pensando che in Europa ci sono circa 200 giorni lavorativi all’anno a persona, troverebbero lavoro 100.000 persone tutto l’anno per merito dell’albero di Argan. Finchè i contadini potranno usufruire delle attività connesse a questa preziosa pianta, essi continueranno a vivere in loco e non saranno costretti ad emigrare nelle maggiori città con tutti i risvolti sociali del caso. Infatti, si stima che circa 2 milioni di persone vivano dell’indotto e ne dipendano economicamente, per questo l’Argania Spinosa ha anche una valenza sociale e culturale e non solo biologica

 

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