Giovani e adolescenti sono spesso refrattari all’uso di solari perché amano la tintarella e sono convinti che i raggi “asciughino” brufoli e imperfezioni.
In realtà non è così: il sole in eccesso aggredisce la pelle che, per difendersi, produce melanina ispessendosi e nascondendo le impurità, ma solo temporaneamente. Di fatto l’azione dei raggi UV aumenta la produzione di sebo e dunque, al ritorno in città ci sarà una riacutizzazione del problema chiamato “Acne di Maiorca” proprio perché tipica del rientro dalle vacanze.
In questo caso occorre evitare di sommare al processo di infiammazione già in atto sulla cute dell’adolescente l’ulteriore irritazione causata dal sole. Ci vuole un prodotto specifico per la pelle grassa con funzione seboregolatrice e ad effetto opacizzante.