I sintomi legati alla carenza di ferro, gli alimenti da evitare e quelli invece da preferire, la giusta integrazione.
I sintomi legati alla carenza di ferro posso essere numerosi e spesso non direttamente riconducibili all’anemia. Per esempio stanchezza e insonnia potrebbero essere i primi sintomi legati ad un deficit di ferro nel sangue.
Il principale indizio è la riduzione del volume dei globuli rossi, valutabile però solo con un esame del sangue, possono essere invece manifesti i seguenti sintomi:
- astenia
- stanchezza muscolare
- pallore delle mucose oculari
- insonnia
- caduta di capelli
- disfagia (difficoltà alla deglutizione per restringimento del lume esofageo)
- problemi di digestione
- accelerazione del battito cardiaco
- mani e piedi spesso freddi
- gengive sanguinanti
L’assorbimento del ferro avviene nell’intestino tenue, è agevolato dalla vitamina C ed è ostacolato da alcune sostanze che sono presenti in alcuni alimenti vegetali come per esempio i tannini.
Alimenti da evitare:
- Tè nero (contiene tannini che complessano il ferro, quello verde invece può essere consumato in quanto contiene meno tannini)
- Caffè – contiene tannini
- Latticini – acidificano l’organismo e l’acidificazione ostacola l’assorbimento di ferro
Alimenti da preferire:
Contenuto di ferro in alcuni alimenti:
- Spirulina (1 cucchiaino): 5 mg
- Soia (1 / 2 tazza): 4,4 mg
- Semi di zucca (28 g): 4.2 mg
- Quinoa (un etto abbondante): 4 mg
- Concentrato di pomodoro : 3,9 mg
- Fagioli bianchi (1 / 2 tazza) di 3,9 mg
- Spinaci (1 / 2 tazza): 3,2 mg
- Pesche secche (6 metà): 3,1 mg
- Succo di prugne (due etti e 25 g): 3 mg
- Lenticchie (un etto abbondante): 3 mg
- Cioccolato fondente (100 g): 17 mg
- Muesli, lupini, albicocche secche, rucola, fave (100 g ): 5,4 mg
- Piselli, farina d’avena, grano saraceno (100 g): 4,5-4 mg
- Carne di cavallo (100 gr): 3,9 mg
- Prugne secche (100 gr): 3,7 mg
- Olive, pesche disidratate, miglio, nocciole, uva secca (100 gr): 3,4 mg
- Uovo (1): 2,5 mg
- Bacche di Goji (100 g): 5,5 m
Assumere spremute di arancia e limone in quanto ricche di viatamina C che favorisce l’assorbimento del ferro, mentre gli spinaci contengono meno ferro di quanto si pensi.
Fra le erbe officinali possiamo segnalare il Tarassaco e l’Ortica (in tisana o come estratto secco in compresse), i semi di Aneto da masticare o da usare come condimento. Non dimentichiamo quanto sia importante associare all’alimentazione e all’integrazione degli esercizi di respirazione profonda che favoriscono l’ossigenazione di tutti i tessuti dell’organismo.
Nei soggetti vegetariani o vegani può essere frequente l’anemia dovuta ad una carenza di vitamina B12 legata all’assorbimento del ferro.
Se la carenza di ferro è cronica o comunque importante è raccomandabile assumere degli integratori, si consigliano sempre quelli su base naturale in quanto meglio tollerati e con un assorbimento superiore anche perchè spesso contengono nella loro composizione elementi che facilitano l’assorbimento del ferro.
Consigliamo di assumere con il Ferro integratori a base di Magnesio per gli sportivi per facilitare il lavoro muscolare, di fermenti lattici per i convalescenti per ottimizzare il lavoro di assorbimento dell’intestino (sopratutto se si è fatto uso di antibiotici) e di Vitamina C per gli anemici per favorire e ottimizzare l’assorbimento del ferro.