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Le sostanze iniettive usate in medicina estetica possono essere considerate naturali?
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L’identikit della medicina estetica. Ringiovanire e rimodellare con le nuove metodiche della Medicina Estetica.

La medicina estetica non va confusa come un atto medico finalizzato al perseguimento della sola bellezza, ma come un intervento orientato al ridimensionamento o al recupero dell’armonia corporea, in un progetto proiettato al miglioramento della qualità della vita.

Pertanto la correzione dell’inestetismo non deve essere confuso solamente come trattamento di un aspetto estetico disarmonico e quindi apparentemente superfluo, ma visto come un atto medico indirizzato alla diagnostica del danno o della imperfezione, alla sua genesi, alla prevenzione delle conseguenze, al recupero ed al trattamento dell’inestetismo stesso, prevenendone anche l’inevitabile evoluzione.

Ecco perché il Medico Estetico deve aver conseguito una preparazione professionale e pratica non banalizzabile nella figura del “medico puntore” che sembra essere la figura emergente del momento, partorita dalla disinformazione e dall’approssimazione, oltre che dal fascino di guadagni certi ,almeno come lo sono i danni prodotti dall’uso spericolato di sostanze come fillers, botulino, peelings.

La medicina estetica realizza un programma di medicina preventiva , riabilitativa , curativa, il suo scopo ultimo è la ricostruzione dell’equilibrio psicofisico individuale. Il campo d’azione è vasto e, nelle sue applicazioni pratiche, gli operatori devono fare appello a tutte le conoscenze fondamentali -biofisica, biochimica , fisiologia, patologia,- per comprendere il meccanismo che altera la nostra immagine.

Si tratta, pertanto di una disciplina medica caratterizzata dalla multidisciplinarietà: ogni problema di Medicina Estetica viene risolto dal confronto e dalla collaborazione di specializzazioni mediche e paramediche diverse. A tal proposito, giova ricordare che il medico estetico , come ogni specialista, per definirsi tale, deve avere acquisito una preparazione specifica che solo una Scuola di quattro anni, come avviene per tutte le specialità, è in grado di dare. Proprio per fornire un elemento di chiarezza agli utenti ed indirizzarli verso medici qualificati da corsi postuniversitari nella disciplina, le uniche due scuole quadriennali operanti in Italia da circa vent’anni, Agorà e Sime, hanno attivato un sito comune – www.mediciestetici.it – che riporta l’elenco dei medici che hanno conseguito il diploma quadriennale in Medicina Estetica e quindi hanno acquisito quel bagaglio teorico-pratico che consente loro di orientare in modo appropriato le scelte terapeutiche, utilizzando così tecniche consolidate negli anni in grado di assicurare efficacia e sicurezza.

 

Medicina Estetica ed invecchiamento

L’invecchiamento cutaneo è il frutto della somma dell’azione del foto invecchiamento (relativo ai danni indotti dall’esposizione alla luce del sole) e del cronoinvecchiamento (dovuto alla somma di processi fisiologici e biochimici indotti dal passare del tempo). In ultima analisi sono compromessi i processi riparativi che non riescono a fronteggiare i danni indotti da entrambi i meccanismi.

Pieghe e rughe sono la conseguenza diretta dei fenomeni di invecchiamento: la piega ,normalmente prodotta dalla caduta del tono muscolare, determina sul volto un’ombra, tuttavia se proviamo a distendere la cute intorno ad essa, con il cambio di tensione, l’ombra si attenua e non rimane traccia dell’inestetismo. La ruga, invece, anche se sottoposta a manovra di strecthing , rivela una traccia che non sparisce, la cute ha memorizzato il danno. La correzione di questi problemi sarà quindi diversa, nella gestione e nell’esito, considerando che vi sono in gioco una serie di variabili da valutare: età, sesso, genetica, stile di vita, collocazione dell’inestetismo (terzo superiore del volto, terzo medio inferiore), caratteristiche della pelle, oltre ad una efficace indagine anamnestica che ci aiuti ad inquadrare correttamente il paziente.

Solo a questo punto si potrà strategicamente intervenire, scegliendo una strategia conservativa e nel contempo risolutiva.

 

Le sostanze usate in medicina estetica

Oggi la medicina estetica dispone di una serie di sostanze, sicure e collaudate con le quali fronteggiare le situazioni più varie.

Acido ialuronico: è una sostanza normalmente presente nei tessuti umani, viene prodotto con varie metodiche, è un prodotto riassorbibile, se somministrato sotto forma di molecola ad alto peso molecolare, ha la funzione di riempitivo, se somministrato nella versione a basso peso molecolare, in associazione a vitamine o aminoacidi, ha una funzione di biorivitalizzazione con lo scopo di ristrutturare la cute e riparare i danni prodotti da foto invecchiamento e crono invecchiamento.

Acido polilattico: è un polimero dell’acido lattico, prodotto per sintesi chimica, ed ha una totale biodegradabilità e biocompatibilità se iniettato nei tessuti umani; assolutamente esente da reazioni di tipo allergico. Ha la funzione peculiare di aumentare lo spessore del derma inducendo sintesi di collagene autologo. Può essere utilizzato sul volto e sul collo.

Botulino: è usato essenzialmente per attenuare le rughe di espressione, ma anche le rughe del labbro superiore; non ha assolutamente effetti collaterali importanti o definitivi, la sua durata è transitoria, la sicurezza dipende assolutamente dalla perizia e dall’esperienza dell’operatore medico.

Collagene: attualmente è in uso un collagene porcino purificato che ha sostituito quello bovino che obbligava a test preventivi perché potenzialmente allergenico. Questo attualmente in uso consente di correggere svariati inestetismi, senza correre rischi di reazioni allergiche, fermo restando che si tratta, comunque, di un materiale riassorbibile e quindi non definitivo.

 

Medicina estetica, adiposità localizzata, PEFS (cellulite), e rilassamento

Per gli inestetismi del corpo, invece le problematiche più ricorrenti riguardano la presenza di accumuli adiposi nella zona addominale, nell’area trocanterica (fianchi) e dell’arto inferiore, ma anche le braccia, le caviglie…anche qui è necessario fare chiarezza al paziente che è tartassato da messaggi spesso ingannevoli riguardo queste problematiche ed è spesso tentato ad affidarsi all’ultima novità..la tecnica pubblicizzata dal cartellone più grande o più accattivante: dopo e solo dopo aver investito speranze , tempo e denaro scoprirà che la tecnica miracolosa non esiste!

 

Che cos’è l’adipe?

E’ doveroso, ai fini di una informazione corretta, puntualizzare che cos’è l’adipe: a molti , compresi gli addetti ai lavori, sfugge il concetto che i tessuti adiposi presenti nell’organismo, in realtà configurano un vero e proprio “organo adiposo” di forma complessa , perché composto di masse cellulari diffuse sia a livello sottocutaneo che viscerale e, pertanto, è un organo vascolarizzato, innervato, suscettibile all’azione di ormoni e, a sua volta, secernente ormoni. Ne consegue che l’approccio al problema “adiposità” deve tenere presente la complessità che da ciò deriva.

In realtà qualunque inestetismo va contestualizzato, innanzitutto, nell’ambito dei parametri peso-statura, perché se siamo in presenza di sovrappeso o obesità, è fondamentale prenderne atto e ridurre l’eccesso ponderale con uno stile di vita e, quindi , alimentare, corretto ed equilibrato. Pertanto, l’eventuale problematica estetica va tipizzata ed avremo diverse opzioni da poter trattare: siamo di fronte ad una adiposità localizzata , ad una pannicolopatia (cellulite e quindi danno del microcircolo) o ad un quadro misto? La comprensione di questa premessa è fondamentale per poter trattare in modo efficace qualunque area del corpo, ma soprattutto è necessario comprendere che se siamo al cospetto di una pannicolopatia (tessuto adiposo con problematiche micro circolatorie) o ad un quadro misto (tessuto adiposo e pannicolopatia) non potremo trattare con speranze di successo queste patologie , perché di vere e proprie patologie si tratta, con un solo tipo di approccio: se la genesi del problema è multifattoriale, è fondamentale affrontarlo con tecniche, magari associate, che affrontino le svariate componenti che concorrono a creare l’inestetismo.

 

Le metodiche per il corpo

Abbiamo a disposizione diverse modalità interdisciplinari che possono essere combinate tra loro per trattare in modo efficace le aree interessate

La mesoterapia: consiste nella inoculazione localizzata di principi attivi, combinati fra loro, con finalità adipolitiche (ENDOLIPOLISI con fosfatdilcolina), drenanti, ristrutturanti la parete del microcircolo, in coktails anche di tipo omotossicologico , assolutamente privi di controindicazioni in qualunque epoca della vita.

La carbossiterapia: ha una azione lipoclasica, di riorganizzazione del microcircolo, di aumento dello spessore del derma e quindi della elasticità della cute, grazie all’aumentata disponibilità locale di ossigeno, mediante l’erogazione di CO2 con flussi, quantità e tempi che variano in rapporto alla zona da trattare.

Cavitazione o Adipoclasia: fenomeno indotto dalle emissioni di ultrasuoni da apposite sonde. L’effetto è di indurre la fuoriuscita dei trigliceridi dagli adipociti, favorendone così lo smaltimento. In medicina estetica si usano onde US a 3 MHz di frequenza 3 Watt di intensità poiché questo fascio di azione si ferma allo strato più superficiale (ipoderma) senza danneggiare i parenchimi.

Elettrolipolisi: stimolazione indotta con aghi elettrodo che , collegati tra loro a formare un unico campo elettrico, inducono lisi degli adipociti che si svuotano del loro contenuto; indicazione elettiva si ha nelle aree dove ad una compromissione del microcircolo linfatico ed arteriolare venoso si associa un aumento del tessuto adiposo, nell’obesità ginoide associata a regime ipocalorico e nei fenomeni di cellulite da scivolamento, o falsa cellulite, riscontrabile ,in genere, dopo un forte dimagramento.

a cura della Dott.ssa Marina Trombetti
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