Recenti evidenze suggeriscono che maggiori apporti di Magnesio possano aiutare le persone con rischio cardiovascolare elevato a vivere più a lungo. Il Magnesio può supportare la salute del cuore attraverso una modulazione della pressione arteriosa, l’inibizione piastrinica e il miglioramento della funzione endoteliale.
Lo studio prospettico PREDIMED (Studio di Prevenzione con la Dieta Mediterranea) ha valutato l’associazione tra assunzione di magnesio e disturbi cardiovascolari e rischio di mortalità in una popolazione mediterranea ad alto rischio cardiovascolare.
7216 uomini e donne con elevato rischio cardiovascolare ed età compresa tra i 55 e gli 80 anni hanno fatto parte dello studio: consumavano una dieta mediterranea integrata con noci o con olio di oliva o con un basso contenuto di grassi nel gruppo di controllo. La mortalità è stata accertata con National Death Index e cartelle cliniche. I soggetti sono stati seguiti per 5 anni e lo studio ha evidenziato che quelli che assumevano più alte concentrazioni medie di Magnesio (442 mg/die) avevano una riduzione del 34% di mortalità per tutte le cause rispetto a quelli che assumevano concentrazioni medie più basse di Magnesio (321 mg/die) (HR: 0,66, 95 % CI: 0.45, 0.95, P < 0.01 ). Gli autori dello studio concludono che l’assunzione di Magnesio nella dieta è inversamente associato al rischio di mortalità negli individui mediterranei ad alto rischio cardiovascolare.
Le noci sono un alimento ricco di magnesio, questo si trova in molti altri cibi.
Ricordare anche che nelle situazioni di stress il sistema nervoso consuma molto più magnesio rispetto a condizioni di equilibrio rischiando spesso di andare in carenza di questo elemento, consigliamo quindi in questi casi o nelle situazioni in cui l’alimentazione non sia particolarmente “sana” di assumere degli integratori di magnesio per risanare le scorte dell’organismo.
Guasch-Ferre M, Bullo M, Estruch R, Corella D, Martínez-Gonzalez MA, Ros E, Salas-Salvado J, et al; on behalf of the PREDIMED Study Group. "Dietary Magnesium Intake Is Inversely Associated with Mortality in Adults at High Cardiovascular Risk." J Nutr. 2013