L’ultima frontiera dell’erboristeria è costituita dal metodo di cura naturale attraverso l’utilizzo di “funghi medicinali”. 

Questo metodo naturale è recente solo per noi occidentali, in quanto la affonda le sue origini nell’antica Medicina Tradizionale Cinese (MTC): in Oriente i “funghi medicinali” sono usati da millenni nella medicina popolare per la prevenzione e la cura di svariate patologie, e per accrescere la longevità.

Reshi: il fungo che combatte le infiammazioni. Chiamato il “Fungo dei mille anni” o “Fungo dell’immortalità”, è considerato tradizionalmente un rimedio adattogeno che esercita un’azione benefica su vari organi, sistemi ed apparati, in particolare l’apparato cardiocircolatorio, il sistema nervoso, il fegato, la tiroide, l’apparato respiratorio. Per l’elevato contenuto di triterpeni, dall’azione antinfiammatoria e antiallergica, è considerato un valido supporto per le patologie infiammatorie, sia batteriche che virali, dell’apparato respiratorio, come otiti, faringiti, tracheiti, bronchiti.

Il Reishi è consigliato anche per favorire la detossificazione epatica, e per coadiuvare la gestione degli effetti collaterali della chemioterapia e/o radioterapia. Il Reishi è un fungo nel quale sono stati isolati numerosi composti bioattivi che ne spiegano in parte le funzioni; i più rilevanti sono: polisaccaridi, in particolare Beta-glucani, glicoproteine, triterperni, steroli, aminoacidi, nucleosidi, vitamine e minerali, tra cui il Germanio in elevata quantità. Grazie alle sue proprietà il Reishi aiuta a regolarizzare e a rinforzare il sistema immunitario. Inoltre svolge una naturale azione calmante, contribuendo a migliorare la capacità di gestire lo stress psicofisico.