Verbena Officinalis L.
Verbenaceae
CENNI STORICI
La Verbena( Verbena officinalis) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Verbenaceae dai piccoli fiori rosa violaceo riuniti ad ombrella, che cresce spontanea sui terreni incolti, nei pressi delle strade e dei sentieri di campagna e può raggiungere un’altezza di 70 centimetri. Gli antichi romani la ritenevano sacra a Venere e le attribuivano la capacità di stimolare l’eros – proprietà da cui secondo alcuni studiosi deriverebbe il suo nome botanico (“Herba veneris”) – per questo raccoglievano la verbena nella notte di San Giovanni per farne infusi propiziatori per gli incontri amorosi.
La Verbena è una pianta dalle molteplici proprietà: espettoranti, fluidificanti, emmenagoghe, galattogoghe, digestive, antifebbrifughe, antinevralgiche, calmanti a livello del sistema nervoso.Ha un impiego anche come topico in caso di lividi, ferite e reumatismi, in questo caso sono da applicare le foglie fresche pestate sulla zona interessata. La Verbena appartiene al numeroso gruppo delle “erbe magiche” di San Giovanni. Il suo uso tradizionale era associato ad altre piante (Maggiorana, Valeriana e Salvia) che raccolte la notte di San Giovanni, il 24 giugno, erano utili alla conquista del cuore di una donna ritrosa; bastava lanciare una manciata di queste erbe secche in direzione dell’abitazione dell’amata per vincere la sua resistenza.
È per questo motivo che la Verbena è anche chiamata “herba veneris” ossia erba di Venere. Era considerata anche simbolo di pace ai tempi degli antichi Romani, questo spiega perché per dimostrarsi concilianti e diplomatici gli ambasciatori di Roma si presentavano con un ramoscello di Verbena tra le mani. Nella mitologia cristiana invece la Verbena era definita “erba croce“, si riteneva infatti fosse stata impiegata sulle ferite di Cristo crocifisso per fermarne il sangue, e da qui la credenza che chi raccoglie questa pianta deve prima benedirla.
La verbena contiene saponine, arbutina, polifenoli, olio essenziale, flavonoidi e vitamine A, B e C – la verbenalina, un glucoside che esercita un’azione sedativa e analgesica sul sistema nervoso autonomo, in particolare sul parasimpatico. Inoltre contiene tannini e mucillagine che la rendono astringente ed emolliente. La sua attività terapeutica si esplica su molti versanti:
Tranquillante
Ansiolitica
Antinevralgica
Antispasmodica, antinfiammatoria ed emmenagoga, combatte la sindrome premestruale, stimola il flusso, scioglie la tensione nervosa e facilita il sonno.
Grazie al contenuto di arbutina, saponine e vitamine, la verbena è efficace contro dolori articolari, artrite, sciatica e dolori reumatici. Si utilizza sia per via interna con infusi o decotti sia per applicazioni esterne con impacchi o cataplasmi.
L’azione antispasmodica sul sistema arterioso della verbena è in grado di bloccare l’insorgere delle emicranie o di diminuirne l’intensità.
La ricchezza di tannini e mucillagini le conferiscono proprietà astringenti e sedative utili in tutti i casi di colite, infiammazioni intestinali, colon irritabile o dissenteria.
Le sue proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche e sedative a livello gastroenterico, tonificano le funzioni gastriche e favoriscono la digestione.
La verbena ha un’azione coleretica che promuove la secrezione della bile, di conseguenza è utile nei casi di epatopatie e, grazie al suo potere antispasmodico, anche in caso di calcoli biliari.
Ottimo decongestionante delle vie respiratorie, la verbena aiuta a contrastare le affezioni della gola e delle vie respiratorie, come faringiti, angine tonsillari, laringiti e sinusiti. Può essere assunta come infuso o usata per gargarismi. Nelle sinusiti si assume sia per via orale sia tramite inalazioni e con l’applicazione di impacchi caldi sulla parte.
Le proprietà galattogoghe della verbena favoriscono la lattazione nelle neo mamme.
Leggermente diuretica, la tisana di verbena aiuta a calmare i dolori spastici delle calcolosi renali e favorisce l’eliminazione dei calcoli. Inoltre è utile nel trattamento dell’obesità e della cellulite.
L’olio essenziale di verbena ha la capacità di riequilibrare l’umore e alleviare gli stati di stress, ansia, apatia, stanchezza, nervosismo e insonnia. Inoltre le sue proprietà sedative sono efficaci contro la tachicardia.
Applicata sulla pelle la verbena, in tisana (fredda) o contenuta nelle creme ha proprietà cicatrizzanti utili in caso di escoriazioni e ferite
L’infuso di verbena
Per preparare l’infuso di verbena versare in una tazza d’acqua bollente 2 grammi circa di erba, lasciare in infusione per circa 8 minuti, filtrare e berne 3 o 4 tazze al giorno.
Il decotto di verbena si prepara versando 20 g dell’erba per 1 litro d’acqua. Portare a ebollizione, lasciar bollire per 10 minuti, filtrare e lasciar raffreddare prima dell’uso.
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