Passifloraceae
CENNI STORICI
Viene utilizzata nella medicina popolare e dalla moderna fitoterapia come antispastico della muscolatura liscia dei visceri e sedativo del Sistema Nervoso Centrale (Speroni E., Minghetti, 1988; Beat Meier, 1995; Speroni et al, 1996). Le sue azioni farmacologiche sono dovute soprattutto ai flavonoidi contenuti nelle parti aeree della pianta.
Studi clinici e sperimentali hanno dimostrato che la sua principale azione farmacologica è quella di tipo ansiolitico (test di studio dell’attività esplorativa dei topi); gli alcaloidi infatti hanno dimostrato un’affinità per i recettori centrali delle benzodiazepine.
Sono state studiate anche le azioni dei vari componenti della pianta (alcaloidi, flavonoidi, etc.), ma la conclusione è che la migliore attività sedativa si ottiene con l’uso di estratti totali e non con i principi attivi isolati(superiorità del fitocomplesso rispetto alle molecole isolate).
Le principali proprietà della Passiflora incarnata sono:
Rilassante: abbassa la pressione calmando in caso di irrequietezza, agitazione e disturbi gastrointestinali di origine nervosa
Attività antispastica sulla muscolatura liscia, per cui viene impiegata con successo nelle varie forme di somatizzazione ansiosa viscerale: spasmi gastrici, colon irritabile, ecc.
Ipnoinducente: particolarmente sedativa, utile nelle turbe minori del sonno per riuscire ad addormentarsi e dormire bene di notte
Calmante degli stati di eccitazione nervosa con somatizzazioni viscerali quali:
Angoscia
Isteria
Palpitazioni
Disturbi nervosi della menopausa
Gastralgie
Colon irritabile, ecc.
Può essere utilizzata anche come blando ipnoinducente.
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