Asteraceae
CENNI STORICI
Questa pianta può essere indicata con 2 sinonimi: Matricaria parthenium e Chrysanthemum parthenium. L’etimologia del nome “Tanacetum” deriva dal greco “akéomai” che significa “guarisco” e da “tànaos” “lungo” ma alcuni ne ricavano l’etimologia dalla parola “Athanasia” ovvero “Immortalità”. Mentre “Partenio” trova origine da “pàrthenos” ossia “fanciulla/vergine”. Nome che si usava in modo generico per indicare i fiori delle matricarie.
Inibisce la liberazione di sostanze endogene vasoattive
Spasmolitica, calmante tensioni muscolari/addominali
Mal di testa, emicrania
Disturbi ciclo mestruale (dolori mestruali e ciclo irregolare)
CONTROINDICAZIONI:
in genere si tratta di una pianta ben tollerata. Sono stati segnalati effetti collaterali dopo aver consumato le foglie fresche. Evitare l’assunzione se si soffre di allergia alle Asteraceae. Non assumere in caso di gastrite o ulcera gastrica.
Non assumere in contemporanea con farmaci anticoagulanti, antiaggreganti, antinfiammatori non steroidei (FANS) e con antiemicranici (a causa del simile meccanismo d’azione). Controindicato l’uso in gravidanza, allattamento ed età pediatrica per insufficienti dati di tossicità. Sospendere l’assunzione almeno 15 giorni prima di un intervento chirurgico in quanto potrebbe eccessivo sanguinamento.