Linum usitatissimum L.
Linaceae
Il nome “Linum” deriva dalla famiglia a cui appartiene “Linaceae” che proviene dal greco “lìnon” che successivamente divenne “linum” in latino e “lino” in italiano. Mentre il termine “usitatissimum” deriva dal latino ed è il superlativo di “usitatus” ovvero “usuale, comune” e quindi “comunissimo”.
HABITAT: ha origine Indiane, in passato è stato vastamente utilizzato da Egizi, Greci e Romani. Nella zona mediterranea le prove di coltivazione risalgono a ben 6.000 anni fa. Cresce nelle zone con clima mite. In Paesi più freddi si ottiene la miglior produzione di fibra di lino, in particolare in Russia, Francia, Paesi Bassi e Romania.
TEMPO E MODALITÀ’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: Il lino viene coltivato per il seme o per la fibra (per produrre tessuti, carta, cordame). La raccolta dei semi di lino avviene quando le capsule si scuriscono, mentre per il lino da fibra il periodo migliore è quando perde le foglie basali e il fusto si ingiallisce.
PRINCIPALI COMPONENTI
Mucillagini: arabinosio, galattosio, ramnosio, xilosio, acido mannuronico e acido galatturonico Fibre Acidi grassi: acido linoleico, acido alfa-linolenico, acido oleico Proteine, fosfatidi, triterpeni e steroli Lignani Glucosidi cianogenetici (1%): neolinustatina, linustatina
PROPRIETÀ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Le principali proprietà curative e terapeutiche del Lino sono: Dolcemente lassativa (grazie alle mucillagini, che richiamano acqua all’interno del lume intestinale formando un gel voluminoso che stimola i movimenti peristaltici Ipocolesterolemizzante (grazie all’alto contenuto di omega-3 dell’olio di lino)
Semi
COME SI USA IN COSMETICA:
l’olio di lino viene utilizzato come ingrediente cosmetico in gel, oli per capelli e saponi. Si può realizzare un bagno rinfrescante ed emolliente aggiungendo all’acqua della vasca 1-2 litri dell’acqua di macerazione dei semi di lino. Oppure nella realizzazione di un cataplasma (impacco caldo da appoggiare al petto).
COME SI USA IN CUCINA:
dai semi di lino si ricava la farina e l’olio, utilizzati per preparare diverse pietanze e ricette.
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Ecco alcune indicazioni sugli utilizzi, il dosaggio e la posologia. Semi di lino (interi o contusi): 5 g di semi da lasciare a macerare per 30 minuti in almeno 150 ml d’acqua. Da assumere con un bicchiere d’acqua 2-3 volte al giorno. L’effetto comincia dopo 18-24 ore. Quando i semi di lino vengono impiegati per sfruttare il loro effetto lassativo, è fondamentale un’opportuna quantità d’acqua, al contrario potrebbero insorgere fenomeni di occlusione intestinale. Evitare di prolungare il trattamento con semi di lino oltre le 3-4 settimane.
I semi di Lino possono essere assunti anche in forma di zuppa: triturare 1 cucchiaio di semi, lasciarli a riposare in acqua bollente e poi unirli a una passata di verdure. Cataplasma: mettere 60 g di farina di lino in 250 ml d’acqua e far cuocere per circa 5 minuti fino a che non si ottiene una pasta abbastanza densa. Quindi applicare sul petto il più caldo possibile, avvolgendolo in un telo di cotone e ripetendo più volte l’applicazione (uso popolare per favorire il benessere delle vie respiratorie)
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